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Un’eccellenza riccionese: Fiorenzo Siboni Cavaliere de L’Ordre des Coteaux de Champagne

Titolare de “Lenoteca wine bar” ha ottenuto il più prestigioso riconoscimento nell’ambito dello Champagne

Da dirigente in un’importante azienda di termo-idraulica, la crisi economica ha costretto Fiorenzo Siboni a reinventarsi professionalmente e per farlo ha deciso di seguire la sua grande passione per il vino aprendo un enoteca nel cuore del centro storico di Riccione.

Lenoteca wine bar è un locale accogliente, con un’incredibile selezione di vini di grande qualità in cui la passione del titolare conduce il cliente in un percorso attraverso le migliori cantine italiane e internazionali.

È proprio questa grande passione che ha portato Fiorenzo ad ottenere il prestigioso riconoscimento di Cavaliere dell’ordine dei castelli dello Champagne, l’unica Confraternita del vino che rappresenta l’intera viticoltura della Champagne – vigneron, maison e cooperative – in Francia e all’estero.

 

“Non me l’aspettavo assolutamente – commenta Fiorenzo – non si può fare domanda per ottenere questo riconoscimento, ma si deve essere nominati, quindi è stata veramente una sorpresa. In Italia siamo solo 30 e la mia è l’attività più giovane. Alla premiazione a Palazzo Borghese a Firenze ero a fianco di attività come Cracco o l’Enoteca Pinchiorri, è stata un’emozione incredibile.”

“La crisi del commercio è un fenomeno ormai acclarato, ma sono attività come quelle di Fiorenzo che mi fanno essere ottimista sulla sopravvivenza del commercio di vicinato alla concorrenza della grande distribuzione e dell’online. Il fattore umano è quello che distingue “Lenoteca”: la passione e la competenza messi in campo dal suo titolare danno un valore aggiunto inestimabile, qualcosa che nessun algoritmo potrà mai replicare. Come presidente di Confesercenti mi sento molto orgoglioso di avere tra gli associati un’attività che ha ottenuto un riconoscimento così prestigioso, ma ritengo che questo dovrebbe essere motivo d’orgoglio per tutta la città di Riccione e la sua classe imprenditoriale.” Commenta Fabrizio Vagnini.